Bellaria Bk – Party&Sport 92-82 (24\15-45\43-74\59-92\82)
Tabellini: Sandrolini 6, Fioravanti 19, Dozza 10, Beccari 3, Marchi 10, Fierro 14, Zerbini 10, Rizzoni 4, Passatempi, Miceli 6. All. Benini
Niente da fare nell’ultima trasferta romagnola della stagione. La Pes si arrende a Bellaria davanti all’attuale mina vagante del campionato, capace di infilare 16 triple con media altissima, sette delle quali firmate dall’ex pro German Scarone. Partiti senza i favori del pronostico tra assenze e condizioni precarie, gli ozzanesi sono artefici di una buona prestazione, arrendendosi solo davanti alle prodezze balistiche di Scarone, autentico crack per la categoria, che confeziona il break decisivo a metà terzo quarto. Sconfitta da metabolizzare in fretta in vista della partita decisiva, domenica prossima contro la Welcome, che presumibilmente influirà molto sulla corsa salvezza. Memori dello scippo dell’andata, l’auspicio è di scendere in campo ancor di più col coltello tra i denti per portare a casa due punti pesantissimi. Bellaria al completo, con Scarone e Russu da lunghi all around, Pes invece priva di Pascoli, Avallone e Lazzari, e Dozza reduce da una settimana di stop forzato. Fin dall’inizio è chiaro che gli attacchi prevarranno sulle difese, i padroni di casa sfruttano la loro coppia di lunghi per colpire dal perimetro e gli ospiti faticano a trovare soluzioni per arginarli. Chiuso il primo quarto con 9 lunghezze di differenza, nel secondo qualcosa cambia, infatti, complici i cambi da entrambe le parti, maggiore intensità difensiva e qualche canestro pesante in transizione in attacco, la Pes riesce a mettere la testa avanti, prima che l’appena rientrato Scarone non ricominci il suo personale show con due bombe da otto metri nel momento migliore dei nostri. Si va all’intervallo sul -2 con una partita ancora da giocare. Il terzo quarto è quello decisivo, Bellaria alla fine segna 29 punti (18 dai 6,75), gli accorgimenti tattici degli ospiti, che in attacco si fermano troppo a lungo per una partita del genere, non producono frutti, così in 6/7 minuti si arriva anche al +20, per poi chiudere a 15. Quando ormai la partita sembra segnata, arriva il moto d’orgoglio della Pes, che lottando su ogni pallone ricuce lo strappo fallendo due volte la conclusione del -4 a 3 minuti dalla fine. Il treno non passa più, Bellaria torna avanti in doppia cifra e si scrivono i titoli di coda.